Biologa Nutrizionista

Dott.ssa Concetta Traina









Intolleranze alimentari

Le intolleranze alimentari possono essere causa di disturbi che traggono origine dalla incapacità dell'organismo di digerire completamente alcuni alimenti, che vengono degradati soltanto a livello di macromolecole, non utilizzabili né per la produzione di energia né per la crescita cellulare. L'accumulo nel tempo di queste sostanze lungo la parete intestinale e nel tessuto di vari organi può essere causa di processi infiammatori. In altre parole, è una sorta di lenta e graduale intossicazione che si può manifestare con una sintomatologia assai varia: problemi intestinali, gastriti, ritenzione idrica, senso diffuso di stanchezza, cefalea, manifestazioni cutanee, mialgia e dolenzia articolare ricorrente, disordini del peso corporeo sia in eccesso che in difetto.

Ma come s'individuano questi alimenti? 

Nel mio studio è possibile ritirare il kit del test per le intolleranze alimentari che utilizza il sistema MyCare test, messo a punto da un team di ricercatori universitari per l'azienda Microtrace Diagnostici, il quale consente di eseguire un esame completo con una semplice puntura da dito che è possibile fare autonomamente. L'esecuzione è molto semplice ed il paziente avrà  tutte le spiegazioni necessarie per eseguire il test correttamente. Il campione raccolto viene spedito al Laboratorio Analisi di riferimento, dove esperti Biologi (che hanno maturato negli anni una vasta esperienza nel settore specifico) analizzano il campione del paziente: attraverso l'analisi delle modificazioni strutturali dei granulociti neutrofili a contatto con estratti altamente purificati dei vari alimenti, vengono determinate le eventuali intolleranze e il loro grado.

Una volta identificati gli alimenti responsabili del fenomeno, sarà sufficiente eliminarli dalla propria alimentazione quotidiana per un periodo variabile dalle 4 alle 12 settimane. La durata del periodo di astensione è legato al grado di intolleranza riscontrato. La reintroduzione sarà fatta gradualmente finché l'organismo non riconoscerà più "dannoso" quel particolare alimento. Inoltre, è possibile elaborare una dieta che faciliti il percorso di disintossicazione escludendo in maniera corretta gli alimenti in esame (vedi le mie diete).


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